Cila Tardiva
Benvenuto caro lettore se stai leggendo questo articolo forse hai iniziato i lavori di ristrutturazione edilizia e non hai ancora presentato la cila? Non ti devi preoccupare sei ancora in tempo per rimediare, contattaci subito, siamo a tua disposizione in tempi celeri presentiamo la tua Cila tardiva a Roma.
Cosa devi sapere riguardo la cila tardiva? Tempi, costi e sanzioni amministrative tutto quello devi sapere sta scritto nell’articolo. Contattaci subito e senza alcun impregno ti forniremo tutte le delucidazioni del caso.
Siamo una realtà che opera sul territorio da oltre 20 anni e con noi puoi trovare il tuo Geometra di riferimento e di fiducia che ti seguirà passo passo nei vari adempimenti amministrativi, che nel caso specifico, per l’appunto, per la presentazione della Cila Tardiva a Roma.
Non tardare siamo qui per te, contattaci senza alcun impegno e richiedi il tuo preventivo gratuito, oppure, se preferisci fissa un appuntamento in sede, siamo a Roma in Via Poggio Ameno n.96, contattaci al numero 06.5202959.
Di seguito chiariremo alcuni aspetti dedicati alla Cila tardiva a Roma, aspetti analoghi anche agli altri Comuni legittimati dal testo unico dell’edilizia.
Tabella dei Contenuti
Prima di iniziare i lavori di ristrutturazione è bene precisare che alcuni interventi che non possono essere considerati liberi ma per i quali non serve il permesso di costruire (PdC) o la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Questi interventi sono individuati dall’art. 6-bis del DPR n. 380/2001 (c.d. Testo Unico Edilizia) e sono realizzabili previa “comunicazione di inizio lavori asseverata” conosciuta da tutti come CILA.
Cosa comporta la mancata presentazione della CILA e CILA tardiva?
Addentriamoci meglio nella materia urbanistica, tra le previsioni del Testo Unico dell’ Edilizia è, anche, contemplato, che la mancata comunicazione asseverata di inizio lavori comporta una sanzione pecuniaria di euro 1.000. Sanzione che viene ridotta di due terzi, dunque circa 333,00 euro, se la comunicazione è effettuata in modo spontaneo quando gli interventi sono in corso di esecuzione.
Solo in questo ultimo caso, per l’appunto, non è possibile parlare di abuso edilizio (che prevede una consistenza maggiore perché l’intervento è stato realizzato senza PdC o SCIA) ed è possibile sanare la situazione con quella che ormai tutti conoscono come CILA tardiva.
Ma, chiaramente, non tutto può essere regolarizzato tramite CILA tardiva a Roma. Questo concetto viene chiarito dalla sentenza 25 febbraio 2021, n. 1273 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania che ci consente di entrare nel merito dell’argomento.
Per farla semplice ricapitoliamo quanto su scritto sono interessati a Cila tutti gli interventi non espressamente compresi tra quelli liberi, tra quelli soggetti a permesso di costruire e tra quelli ricadenti in Scia. Andiamo a vedere nello specifico quali interventi ricadono in cila.
Come funziona la Cila Tardiva?
Per incominciare il proprietario o chi ne abbia titolo (affittuario, delegato, ecc..) incarica un tecnico di fiducia come un Geometra, Architetto o Ingegnere a trasmettere all’amministrazione comunale l’elaborato progettuale e la comunicazione di inizio dei lavori asseverata, timbrata e firmata da un tecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che sono compatibili con la normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell’edilizia e che non vi è interessamento delle parti strutturali dell’edificio; la comunicazione contiene, altresì, i dati identificativi dell’impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori.
Un altro aspetto importante per validare una cila tardiva è necessario che l’opzione intervento in corso di esecuzione nella comunicazione vada categoricamente sbarrata nel campo idoneo “qualificazione dell’intervento” d2.
Ogni comune si è adeguato al modello nazionale unificato con modalità differenti, a nello specifico Roma, per la compilazione e la trasmissione delle istruttorie Cila, si utilizza la piattaforma telematica Suet, nella quale ogni tecnico può iscriversi e trasmettere le varie comunicazioni e le scia.
Quali sono gli interventi compresi nella cila tardiva?
Benissimo possiamo affermare chiaramente che gli interventi legittimati con la cila tardiva sono tutti quelli riconducibili nella manutenzione straordinaria , la definizione di manutenzione straordinaria è fornita dall’articolo 3 del Testo Unico dell’Edilizia, D.P.R. 380/2001, se desideri approfondire il contenuto ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato alla manutenzione straordinaria:
Brevemente, di quali interventi stiamo parlando? Iniziamo nel dire che si suddividono in interventi su opere esterne ed interne.
Di seguito l’elenco aggiornato con gli interventi introdotti dal decreto legge 133/2014 noto come decreto Sblocca Italia.
Opere esterne:
- rifacimento o nuova realizzazione di intonaci esterni;
- sostituzione di infissi esterni, serramenti, persiane, serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- realizzazione di cancellate, ringhiere, muri di cinta e recinzioni;
- apertura di nuove porte o finestre verso l’esterno;
- interventi finalizzati alla creazione di cortili e giardini, anche con piantumazione di alberi.
Opere interne:
- consolidamento statico di strutture portanti dell’edificio (sia in fondazione che in elevazione);
- sostituzione di solai di copertura con altri aventi materiali e strutture differenti senza però modificare le quote di colmo o gronda;
- rifacimento di scale e rampe;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienico-sanitari;
- rifacimento o modifica integrale degli impianti compresa l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici;
- sostituzione dei tramezzi interni anche con modifica dello schema distributivo senza però alterare le superfici, i volumi e le destinazioni d’uso;
- frazionamenti o accorpamenti di unità immobiliare che però non comportino la modifica dell’assetto distributivo dell’intero fabbricato;
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- interventi finalizzati al risparmio energetico come ad esempio la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico con la coibentazione (tecnica per isolare due sistemi che possiedono condizioni ambientali differenti grazie alla quale si inibisce lo scambio di calore tra i due sistemi).
Stando alle sentenze emesse fino ad oggi, non rientrano invece nei lavori di manutenzione straordinaria: la sostituzione della copertura a lastrico solare con un tetto a falde in quanto in questo caso si verifica un aumento del volume e una sopraelevazione; l’apertura di balconi sul prospetto di un edificio; la costruzione di un tetto di un immobile con un’altezza superiore a quella preesistente in quanto anche in questo caso si altera la volumetria dell’immobile.
Che differenza c'è tra la Cila tardiva e la Cila in Sanatoria?
La differenza è facilmente intuibile, la cila tardiva viene presentata in modo spontaneo a lavori di ristrutturazione già iniziati, si paga un terzo della sanzione amministrativa 333,00 euro e il cantiere può proseguire senza intoppi. Mentre la Cila in sanatoria viene presentata per sanare dei lavori ultimati mai regolarizzati e a differenza della cila tardiva la sanzione amministrativa si paga per intero cioè 1000 euro, e in questo caso aggiornamento della planimetria catastale al catasto viene effettuato subito in quanto non bisogna attendere che venga ultimato il cantiere.
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