C’è o non c’è l’obbligo del direttore dei lavori per la Cila a Roma? In questo breve articolo tratterò la tematica riguardante la direzione dei lavori nel suo aspetto legislativo e pratico in merito all’edilizia libera, inoltre mi soffermerò su alcune considerazioni personali maturate nell’ambito ristrutturazione edilizia. Mi capita spesso e volentieri di supervisionare, gestire e organizzare cantieri edili, e nella loro complessità se svolti bene e per tempo con passione e dedizione il direttore dei lavori può essere paragonato ad un direttore d’orchestra, in quanto se ben preparato e in sinergia con l’impresa le ristrutturazioni si concludono in armonia e per tempo. Con tanto di felicitazioni da parte dei clienti.

La mansione del direttore dei lavori non è una competenza che si può improvvisare, il cantiere non perdona e l’inesperienza si paga e a caro prezzo, basti pensare al costo effettivo delle maestranze in un giorno, se male organizzato graverà in passivo sul bilancio cantiere. Lo spartito del cantiere lo fa il cronoprogramma, e l’abilità del professionista è mettere in relazione l’impresa con la pratica di tutte le lavorazioni da contratto e nei tempi previsti.

Sono molto categorico su questo aspetto in quanto l’edilizia non ammette superficialità e un cantiere non supervisionato bene è un cantiere che andrà inevitabilmente in perdita. Inoltre si sommano i rischi di contestazione da parte della committenza e la volontà di non corrispondere quanto pattuito per via dei vizi e difformità d’opera o per ritardi rispetto alla scadenza contrattuale. Andiamo al dunque è previsto o non è previsto l’ ?

Sono dell’opinione che se è richiesto l’obbligo della direzione dei lavori va sempre praticata e non può essere incaricata solo sulla carta, i rischi sono troppo latenti, l’obbligo della direzione dei lavori in cantiere non può e non deve essere sottovalutata. Questo articolo è per tutte le persone che giustamente per necessità o per praticità non hanno l’interesse di corrispondere una parcella maggiore per la direzione dei lavori e dunque preferiscono affidarsi interamente all’impresa esecutrice.

Facciamo prima di tutto chiarezza se per gli interventi edilizi che interessano la ristrutturazione di un appartamento nonché riconducibili nella manutenzione straordinaria e comunicabili in Cila c’è o non c’è l’?

È OBBLIGATORIO O FACOLTATIVO IL DIRETTORE DEI LAVORI PER LA CILA A ROMA?

Veniamo al punto il direttore dei lavori per la cila è obbligatorio o facoltativo? Cerchiamo di capire l’aspetto giuridico, il D.P.R. 380/01 e nello specifico l’art. 6-bis dispone il solo obbligo di un professionista abilitato che asseveri una serie di conformità alla disciplina e normativa vigente. Inoltre il D.Lgs. 222/2016 (SCIA 2), non menziona il direttore lavori tra gli attori da scendere in campo durante questi interventi minori.

Inoltre nella guida ufficiale del Comune di Roma inerente al Suet, recita per l’appunto:

iv. Il SUET si riporta automaticamente sul quadro Tecnici Incaricati e compare il primo nominativo scelto, si ripete l’operazione per tutti i Tecnici incaricati e alla fine dell’inserimento si seleziona un nominativo (qualsiasi) e si clicca Gestione Incarichi; in questa pagina si possono indicare per la prima volta il Direttore dei Lavori (l’unico titolato a consegnare il fine lavori, nel caso si scelga di farlo – non è obbligatorio) e il Responsabile dei Lavori.

Dunque sembrerebbe che per quanto riguarda la cila a Roma non è obbligatoria la direzione dei lavori, in quanto riconducibili in opere di manutenzione straordinaria che con la nuova normativa rientrano nelle attività di edilizia libera, con obbligo di trasmettere al comune di Roma la comunicazione inizio lavori asseverata.

In merito a quanto evidenziato ne traiamo che il committente non è obbligato a incaricare il direttore dei lavori e che il professionista non è obbligato a verificare come si svolgono le attività in cantiere e in ultimo a rilasciare il collaudo a opere ultimate.

Ricapitolando e detto in parole povere per quanto concerne il possibile obbligo del direttore dei lavori per la Cila a Roma, trattandosi di Edilizia Libera, la NOMINA DEL DIRETTORE DEI LAVORI È FACOLTATIVA e di conseguenza la Cila non necessita obbligatoriamente di fine lavori e collaudo, mentre va sempre aggiornata la planimetria con la presentazione di un accatastamento in variazione catastale all’Agenzia delle Entrate una volta ultimati i lavori di ristrutturazione edilizia.

Mentre per la Cila risulta obbligatoria la nomina del PROGETTISTA il quale dovrà asseverare la natura degli interventi riconducibili nell’ambito della manutenzione straordinaria, il rispetto dell’inquadramento urbanistico e degli eventuali vincoli.

DIREZIONE LAVORI NEL COMUNE DI ROMA

La cila è stata introdotta in Italia nel 2010 per ottimizzare le procedure urbanistiche, una delle novità più importanti per i liberi professionisti è stata la nuova modulistica unica, la quale lasciava decidere al committente in modo facoltativo se nominare o meno il Direttore dei Lavori, dunque decade l’obbligo del direttore dei lavori per la Cila a Roma.

Successivamente però con l’avvento del Suet e l’informatizzazione delle procedure urbanistiche la modulistica Cila fu talvolta via via personalizzata dal Comune di Roma fino ai giorni d’oggi, reintroducendo la compilazione obbligatoria del direttore dei lavori in fase istruttoria.

Forse perché il Comune di Roma si rifà alla legge del regolamento edilizio del comune di Roma l’art. 2 che recita:

La domanda di autorizzazione ad eseguire o modificare opere previste nell’art. 1 deve essere indirizzata al Sindaco, firmata dal proprietario o da un suo legale rappresentante, dal progettista e dal direttore dei lavori

Sembrerebbe intendere che in ogni autorizzazione richiesta al comune bisogna indicare oltre la figura del progettista anche quella del direttore dei lavori. Ovviamente noi pensiamo che essendo datato questo regolamento, sicuramente faceva riferimento alle nuove costruzione e non certo alla comunicazione di inizio lavori asseverata. Tale passaggio interpretativo dunque secondo il mio parere non riguarderebbe la CILA. Ovviamente consiglio di incaricare, anche se non obbligatorio un direttore dei lavori, per garantire il corretto svolgimento delle opere in cantiere ed evitare di incappare in abusi o ritardi nella ristrutturazione.

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OBBLIGO DEL DIRETTORE DEI LAVORI NEL SUET DI ROMA

L’esordio della dello sportello telematico suet (sportello unico edilizio telematico) a Roma ha introdotto notevoli agevolazioni e semplificazioni in campo istruttorio in particolare delle pratiche Cila. Il sistema Suet ottimizza le procedure con il cittadino, il professionista e l’amministrazione. Una delle novità più importanti novità era stata l’abolizione del direttore dei lavori sul modello cila, cosa che prima sulla vecchia modulistica cartacea veniva richiesto come obbligatorio.

Successivamente l’aggiornamento della piattaforma Suet ha reitrodotto l’obbligo della comunicazione del direttore dei lavori, inevitabilmente ha riprodotto il problema della nomina. È chiaro che molte persone

Nonostante ciò il SUET permette di inserire come direttore dei lavori delle opere il cosiddetto capofila, il proprietario, locatario, insomma il titolare della domanda cila. Lo stesso capofila può procedere al collaudo finale dei lavori se in possesso di una firma digitale.

Tale opportunità permette dunque al committente di risparmiare dei costi sulla ristrutturazione, e al tecnico di avere meno responsabilità sull’esecuzione dei lavori. Questo non vuol dire che a fine lavori il titolare dell’istanza, che inizialmente non ha incaricato un direttore dei lavori, possa nominare un tecnico che collaudi i lavori, garantendo il rispetto del progetto depositato al municipio.

L’INCARICO PER LA DIREZIONE DEI LAVORI A ROMA NON È OBBLIGATORIO MA CONSIGLIATO

Molto spesso mi capita di vestire i panni del direttore dei lavori, figura molto sottovalutata e poco considerata oggi giorno, complice la crisi che riduce i margini d’investimento e come succede nella sanità, nell’edilizia si risparmia dove si può, affidandosi esclusivamente all’impresa esecutrice senza un controllo superiore. È bene precisare che non sempre è la strada maestra è quella del risparmio assoluto, in quanto l’ordine delle lavorazioni eseguite non in regola d’arte può superare di gran lunga una parcella per una Direzione dei Lavori ben fatta.

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