//cdn.cookie-script.com/s/f291df65aa1adccc9e787b10f765a950.js Planimetria storica d'impianto ante 39 a Roma | GeoProject

Planimetria storica d’impianto ante 39 a Roma

Planimetria catastale di impianto a roma

Le planimetrie catastali d’impianto 1939-1941

Hai bisogno di una planimetria storica d’impianto ante 39 a Roma? Benissimo sei nel sito giusto, offriamo un servizio di richiesta della planimetria impianto o piantina storica in maniera semplice e veloce.

Non temere ci pensiamo a tutto noi, senza attendere lunghe attese al Catasto di Roma spediamo comodamente il documento per posta elettronica.

Tabella dei Contenuti

Come funziona il servizio di richiesta planimetria d’impianto?

Una volta effettuato il pagamento si dovranno attendere soltanto 1-5 giorni lavorativi. Direttamente all’indirizzo e-mail indicato in fase di richiesta verrà spedita la planimetria storica.

Questo servizio è rivolto soltanto ad immobili del Comune di Roma e Provincia. La Planimetria è valida sotto tutti gli effetti legali, quindi per tutti gli atti notarili, per le richieste di mutuo o surroga e per la dimostrazione della sussistenza edilizia di un progetto al Comune.

LE RICHIESTE PIU’ COMUNI DI PLANIMETRIA D’IMPIANTO A ROMA?

  • Per tutti gli atti notarili;
  • Per le richieste di mutuo o surroga;
  • Qualora non sia depositato il progetto di costruzione originario presso gli Archivi, infatti, la planimetria di impianto può rappresentare l’unico strumento attestante la convalida di uno spazio che potrebbe risultare irregolare;
  • Per la dimostrazione della sussistenza delle preesistenze urbanistiche (per una conformità urbanistica e catastale).

Cos’è la planimetria impianto

La planimetria catastale è il disegno tecnico, di norma in scala 1:200, di un’unità immobiliare registrata in Catasto, da cui è possibile desumere, in conformità alle regole catastali, contorni, suddivisione e destinazione dei locali interni, dati metrici e altre informazioni.

In genere questo documento veniva presentato al catasto al momento del primo accatastamento. Il termine “impianto” fa riferimento proprio al fatto che il deposito avviene al primo accatastamento.

Tale documento può essere richiesto al Catasto di Roma dal proprietario dell’immobile o da un delegato. Serve per dimostrare, come vedremo, la legittimità della preesistenza.

Si tratta del documento che è possibile consultare per risalire alla piantina originaria del fabbricato. Esso non può essere in alcun modo modificato variando le caratteristiche della mappa in scala.

E’ possibile modificare la planimetria d’impianto a Roma?

La planimetria catastale originaria depositata al momento in cui viene accatastato l’immobile resterà sempre identica e non modificabile. La Planimetria Catastale d’Impianto è, infatti, il documento necessario per visionare la piantina catastale originaria del fabbricato.

Nel corso del tempo, però, un fabbricato può subire delle variazioni dovute a frazionamenti, ristrutturazioni, cambi destinazione d’uso o ampliamenti spesso agevolati da riforme, come il piano casa, atte al rilancio dell’edilizia.

Ad ogni modifica effettuata in regola con le normative, si deve presentare l’aggiornamento presso il Catasto della nuova planimetria che andrà a sostituire la precedente per attestare lo stato di fatto attuale.

Solo in seguito a variazioni, quali ristrutturazione o cambiamenti della destinazione d’uso, verrà depositata una nuova planimetria catastale (che è del tutto differente da quella di impianto in termini di funzionalità) che vada ad indicare lo stato di fatto corrente.

La planimetria catastale normale e la planimetria d’impianto possono essere uguali?

La planimetria di impianto può essere uguale alla planimetria attuale nel caso in cui, dal momento della costruzione alla data odierna, non sono stati effettuati cambiamenti. Entrambe devono essere richieste presso il Catasto oppure avvalendosi del supporto di un professionista abilitato munito di firma digitale.

Differenze tra pianta storica e planimetria in banca dati informatica

La planimetria storica a Roma e la planimetria archiviata nella banca dati informatica coincidono solo se l’edificio in esame non ha mai subito delle variazioni, e perciò, la prima pianta depositata all’atto del censimento non è mai variata nel corso degli anni.

In caso contrario le due piantine potrebbero essere differenti, considerando che spesso nel corso degli anni i fabbricati possono subire frazionamenti, ampliamenti, ristrutturazioni e così via.

Per tale ragione ad ogni modifica si deve depositare una nuova planimetria catastale che vada a sostituire la precedente. La planimetria attuale altro non è che l’ultima versione inserita nella banca dati telematica del catasto.

Essa indica tutto ciò che contraddistingue lo stato di fatto dell’edifico, mettendo in luce le più recenti modifiche. Al contrario la piantina storica presenta le condizioni iniziali dell’edificio così com’era oppure rappresentazioni grafiche intermedie prima delle ultime.

Come può essere usata la planimetria impianto?

Una piantina di impianto è di estrema importanza laddove sia necessario dimostrare la legittimità di preesistenza. Quando si devono effettuare dei lavori di ristrutturazione in un appartamento, negozio, ufficio o villa, è necessario che un Geometra compili la Cila Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, per poter intraprendere i lavori. Affinché il Geometra non rischi di fare dichiarazioni false è necessario che l’edificio su cui devono essere eseguiti i lavori sia stato legittimamente autorizzato dal comune al momento della costruzione.

In assenza di questa legittimità si potrà procedere ai lavori esclusivamente richiedendo una sanatoria. Sanare però ha dei costi non indifferenti e prevede degli iter non sempre agevoli e veloci. La sanatoria in oltre non sempre è possibile farla ma questo è un altro discorso.

Per dimostrare la legittimità dell’edificio attraverso la planimetria impianto si deve valutare se lo stesso è stato costruito prima o dopo il 1942. Questo è un anno cruciale per ciò che concerne la regolamentazione delle costruzioni. In questa data venne pubblicata la legge urbanistica che sanciva per la prima volta l’obbligo di sanzionare costruzioni abusive.

Qualora l’edificio in esame fosse stato costruito prima del 1942, il mezzo più semplice per ottenere la dimostrazione di legittimità sarebbe esibire la piantina storica del 1939-1941. Negli anni compresi tra il 1939 ed il 1941 venne eseguito un censimento di tutti gli immobili presenti, così da dimostrare la loro presenza prima del 1942 senza la necessità di presentare alcuna licenza edilizia per essere considerati legittimi. Questo sottolinea l’importanza della planimetria d’impianto.

Per pura informazione, invece, per gli edifici costruiti dopo il 1942 è necessario richiedere il titolo abilitativo con allegato il progetto ed il timbro del comune.

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